- La paura delle perdite e il desiderio di guadagnare sono le emozioni su cui si costruiscono le notizie per orientare l’opinione pubblica verso obiettivi specifici
- Silvia Caradonna (studio legale Russo – Caradonna) spiega a We Wealth cosa dice la giurisprudenza al riguardo
- Le tre regole per verificare l’attendibilità di una notizia
In situazioni di stress emotivo e di fragilità, ma anche di incertezza verso il futuro, la velocità con cui le informazioni viaggiano attualmente sulla rete e più in generale sui mezzi di informazione rende pressoché impossibile, o comunque sufficientemente complesso, capire se le stesse siano o meno fondate
“In un momento in cui l’unica barriera al diffondersi del contagio è il comportamento e la responsabilità di ogni cittadino, la diffusione di notizie false è un virus pericolossissimo”, diceva il virologo Roberto Burioni qualche giorno fa in tv. Da quando il Coronavirus ha messo in ginocchio diversi paesi nel mondo e le borse sono crollate, le fake news sull’epidemia sono cresciute a velocità esponenziale.
Notizie false sul virus, sui complotti, sulle risposte dei governi, su ciò che è possibile o non è possibile fare. La valanga di informazioni infondate o false non riguarda solo l’ambito della pandemia, ma ha contagiato altri ambiti come l’economia e la finanza. La paura delle perdite e il desiderio di guadagnare, il cosiddetto ‘pain and gain’, sono le emozioni su cui si costruiscono le notizie per orientare l’opinione pubblica verso obiettivi specifici.
Sono numerosi i casi di fake news che hanno condizionato i valori di borsa di alcuni titoli, ma altrettando numerose sono le notizie false utilizzate per costruire la reputazione necessaria a carpire la fiducia dei risparmiatori. Fantomatici guru della finanza, piattaforme di trading che non richiedono alcuna esperienza e promettono guadagni a doppia cifra, ma anche “imbecilli”, come li definiva Eco che abboccano alle notizie false, non le filtrano e per di più le diffondono: purtroppo in situazioni di stress emotivo e di fragilità, ma anche di incertezza verso il futuro, la velocità con cui le informazioni viaggiano attualmente sulla rete e più in generale sui mezzi di informazione rende pressoché impossibile, o comunque sufficientemente complesso, capire se le stesse siano o meno fondate. Come difendersi? Chi è responsabile per la diffusione di queste notizie?
Cosa dice la giurisprudenza
“Quando parliamo di fake news o ‘bufale’ intendiamo riferirci a divulgazione di fatti e/ o circostanze false o falsamente rappresentate, nonché a una vera e propria manipolazione delle informazioni spesso per perseguire fini predeterminati: danneggiare l’immagine altrui, favorire la crescita di un concorrente commerciale a discapito di un altro o di un settore economico collegato – afferma Silvia Caradonna avvocato dello studio legale Russo – Caradonna di Roma – Occorre naturalmente sgombrare il campo dall’equivoco di ritenere fake news le mere espressioni di pensiero, che dunque esulano dal quesito posto, atteso che le cosiddette bufale sono veri e propri comportamenti dolosi scientemente volti a diffondere notizie false allo scopo di colpire l’altrui immagine”.
L’esperta spiega che “ad oggi non esiste una normativa dedicata alla diffusione di fake news; in tali casi dunque i principi generali del nostro ordinamento consentono di sopperire a tale carenza legislativa. Nell’ipotesi in cui la notizia falsa non leda alcun interesse personale o commerciale – o non danneggi l’immagine e la reputazione di una persona, la condotta non può essere punita”.
Come verificare l’attendibilità di una notizia
Se la giurisprudenza non ci vieni incontro, salvo i casi dolosi, come attivare il nostro pensiero critico e come proteggerci dalle notizie false? I mercati, si sa, sono random e sebbene il movimento dei prezzi non sia prevedibile, a esser razionale deve essere la scelta delle fonti di riferimento e l’approccio col quale ci si affaccia all’investimento, sia esso di breve, medio o lungo periodo. Prendendo spunto da un articolo pubblicato su FactCheck.org dal titolo “How to spot fake news” e adattandolo al mondo degli investimenti, vediamo che per verificare l’attendibilità di una notizia basta seguire tre semplici regole.
La prima regola: verificare le fonti
Clicca al di fuori della storia e indaga sul sito, i suoi scopi e le info di contatto. In particolare per le notizie finanziarie occorre fare riferimento a siti istituzionali per la quotazione di titoli e indici di mercato, e ai siti ufficiali dei maggiori quotidiani economici per verificare la notizia. È importante anche fare una verifica dell’autore della notizia. Fai una breve ricerca e chiediti se è reale e plausibile. Verifica anche la data della notizia: le news vecchie e ri-postate non sono per forza rilevanti per l’attualità. Per ultimo, ma non per questo meno importante, verifica i tuoi preconcetti: valuta se le tue convinzioni influenzano il tuo giudizio.
Seconda regola: prendersi del tempo
La fretta è cattiva consigliera soprattutto nel mondo della finanza. Uno degli errori che si commette spesso nella gestione di propri investimenti è quello di decidere sulla spinta delle emozioni generate da notizie e andamenti dei mercati, perdendo così di vista l’obiettivo con il quale si è pianificato l’investimento. Approfondisci la notizia: i titoli possono venire esagerati per attrarre click. Chiediti sempre qual è la vera storia e clicca sempre sui link a supporto della notizia per determinare se l’informazione sostiene davvero la storia.
Terza regola: richiedi l’aiuto di un consulente finanziario
Last but not least, mai decidere da solo, richiedi sempre una seconda opinione prima di decidere. Consulta un esperto in materia di investimenti. Un consulente, meglio se indipendente, ti aiuta a trasformare le informazioni in decisioni riducendo i comportamenti irrazionali.

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